Il mondo della moda è unico nel suo genere per diversi motivi.
Si tratta di un comparto in cui si possono veder coesistere sapienza tradizionale e artigianale, aspetto che, nel corso dei decenni, ha reso grande il nome delle aziende italiane nel mondo, e attenzione alle innovazioni.
Una delle più rilevanti è senza dubbio l’intelligenza artificiale: più che di innovazione è il caso di parlare di presente radicato, di un cambiamento che è arrivato per restare. In che modo il comparto fashion sta cavalcando quest’onda? Vediamolo assieme nelle prossime righe!
IA: come viene usata dalle aziende di moda?
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel mondo della moda si concretizza in diversi momenti. Tra questi, è possibile chiamare in causa la personalizzazione dei contenuti dedicati ai vari touch point con i quali i potenziali clienti entrano in contatto nel momento in cui cercano informazioni su un determinato brand o su un prodotto.
Ancora prima, è importante citare l’impatto positivo dell’intelligenza artificiale nell’elaborazione di grandi volumi di dati, situazione a partire dalla quale è possibile prendere in maniera più lucida e semplice decisioni relative alla produzione.
Gli algoritmi che l’intelligenza artificiale è oggi in grado di analizzare permettono, nel momento in cui si guarda al campo della moda, di arrivare alla realizzazione di prototipi per nuove collezioni di abiti e accessori (si tratta di materiale che viene ovviamente presentato ai fashion designer, con lo scopo di apportare modifiche se necessarie).
Un prezioso supporto strategico
L’intelligenza artificiale si sta rivelando decisiva nel mondo della moda anche quando si guarda alle scelte strategiche.
Sono infatti diverse le aziende che la stanno utilizzando in momenti importantissimi come la definizione delle politiche di pricing, aspetto nodale sia per la competitività rispetto alla concorrenza, sia per il mantenimento del posizionamento del brand.
Il ruolo nella logistica
Pure in ambito logistico l’intelligenza artificiale sta cambiando il mondo della moda. Le azienda la usano in particolare per ottimizzare la catena di approvvigionamento, con tutti i vantaggi del caso per quanto riguarda la riduzione dei tempi necessari per la presentazione delle collezioni sul mercato.
L’impatto sulla parte produttiva
Fino ad ora, abbiamo parlato dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella moda considerando il suo impatto su aspetti come la logistica, la strategia, la comunicazione e il marketing. Cosa dire, invece, del ruolo nella parte produttiva concreta?
Facciamo un esempio concreto chiamando in causa la filiera della produzione scarpe di lusso, tra le prime a proporre sul mercato prodotti dichiaratamente realizzati grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale.
Può sembrare paradossale pensare a una situazione del genere dato che, quando si parla del calzaturiero, si inquadra una delle filiere in cui il sapere artigianale, tramandato di generazione in generazione, è sopravvissuto con maggior vigore.
In questo campo, l’intelligenza artificiale fa la differenza soprattutto per il contributo che dà in fase di progettazione.
Permette, infatti, di farsi un’idea delle tendenze del momento e di cosa richiede la nicchia di mercato (parliamo di lusso e di massima personalizzazione).
Se questo processo è assistito da programmi di design avanzati, si può apprezzare una notevole riduzione dei costi senza alcuna perdita dal punto di vista della qualità del prodotto finale.
Il nodo dell’impatto ambientale
Accanto alla temperie innovativa di indubbia rilevanza, rimangono aperte diverse questioni. Una delle principali è la sostenibilità, aspetto a cui le aziende di moda sono sempre più attente, in particolar modo dopo la fine del boom del fast fashion di inizio terzo millennio.
I data center utilizzati dai colossi del settore IA consumano notevoli quantità di acqua per raffreddare i loro server.
Il comparto fashion si trova quindi davanti alla necessità di ripensare totalmente il suo approccio alle gestione delle risorse, in modo da non perdere terreno rispetto ai competitor e da riuscire, nel contempo, a non rendere vani i passi fatti in questi anni nel rispetto della natura.
